Centro Ricerche Valassinesi a cura di Museo Virtuale con 25092009messainduomoxsanpadrepio.blogspot.com!
Il giornale dei Valassinesi dalla Lombardia e dell'Europa ... Centroricerchevalassinesi!
L’OSCAR (Ediz. XXXVI°) e SUPER OSCAR (Ediz. XVI°) "IL BAGGESE TROFEO LOMBARDO LIGURE E ARTISTI ALLO SBARAGLIO "NO AL BULLISMO" .. 'POESIA, SPORT, SOLIDARIETA' e NARRATIVA' ANNI 2025/2026! Bando e Regolamento! La partecipazione a questo concorso avviene inviando al 'COMITATO' ACR e CRV o ai suoi delegati, una poesia, o elaborati (con un massimo di 1 x ogni sezione) in 2 copie, una con i dati dei partecipanti Nome, Cognome, Indirizzo, telefono, C. F. e-mail e Foto, l’altra con la poesia, disegno o descrizione dell’opera. La/e Copia/e dell'Antologia occorre prenotarla/e - concorso spese di € 10,00 circa cadauna e firma.. (che vale anche per la legge sulla privacy). Indirizzo per la spedizione delle opere poetiche: COMITATO Acr e Crv (ACR ACCADEMIA) Via Cividale del Friuli,3 - 20152 Milano; ACR-IL SANREMESE piazza Cassini, 13 18038 Sanremo (IM), CRV-Centro Ricerche Valassinesi... ACR-ACRACCADEMIA.IT - Club Turati di Civenna e del Triangolo Lariano c/o Palazzo Comunale di Asso-via Matteotti-Merzario(CO). SEMIFINALI a partire dal maggio2025 per tutte le altre località. SCUOLE, DISABILI, DISAGIATI, GIOVANI con MENO di 18 ANNI e MENO GIOVANI OLTRE i 65, potranno avvalersi di alcune agevolazioni a discrezione dell'Organizzazione. I giovani e i meno giovani devono (a discrezione del Comitato Organizzativo il quale concederà la gratuità ai disabili e ai disagiati) sottoscrivere un concorso spese di € 10,00. Gli altri artisti sottoscriveranno un concorso spese per 10 euro al primo elaborato o opera artistica e 5 euro ogni altra opera artistica. Verrà premiato un solo elaborato/poesia/opera artistica per ogni concorrente in ogni sezione (Es: dall' 1° al 3° premio sez. Dialettale, Prosa, Lingua, Sport, Solidarietà e artisti per "NO al bullismo e per la ricerca solidale", la poesia o l'opera con il voto più alto; Menzione d'Onore, Segnalazione della Giuria). Premi: Super Oscar e Oscar Internazionale della Poesia, libri della Biblioteca Viaggiante Europea, coppe, targhe, medaglie, diplomi, per tutte le opere finaliste (decise dal Comitato Organizzativo con una raccolta fondi..), la disponibilità economica che avanzerà, dedotte le spese organizzative verrà devoluta in BENEFICENZA: al CRV-Centroricerchevalassinesi, Telefono Azzurro e all'UNICEF. La Giuria sarà composta da noti e importanti personaggi, nazionali ed europei, - Sarà inappellabile e INSINDACABILE - (la GIURIA NDR). La PREMIAZIONE SI TERRA' A MILANO-ASSO-SANREMO o in luogo e data da stabilire entro la fine di novembre del 2025! BELLAGIO, ROMA e COMO (se ci saranno sufficienti partecipanti –SE NO VERRANNO AGGREGATI A Milano o Asso -Como- ) Premiazione nel mese di Dicembre. La data e il luogo, verranno confermate ai partecipanti, se risulteranno in regola con il presente bando e saranno finalisti, verrà inoltre pubblicata sul sito, i giornali e i blog di ACR e CRV- info: acr-4658@libero.it (Tutta la documentazione dall'1° al 35° OSCAR -CONCORSO, E' A DISPOSIZIONE DEI PARTECIPANTI IN SEDE a NEL SITO INTERNET "www.acraccademia.it .. previa richiesta a sergio.merzario4658@libero.it - acr-4658@libero.it -...-Ai partecipanti, non verrà restituito nulla di ciò che viene consegnato ai componenti il Comitato o spedito). Il Presidente di CRV-ACR-...ONLUS di fatto, Dario Sergio Merzario, la Vice-Presidente di CRV-Acr, Ketti Concetta Bosco e il Presidente Onorario della giuria Don Gino Rigoldi. Componenti effettivi del COMITATO ACR-CRV:Merzario Sergio, Gagliardi Giorgio presidente Onorario CRV (alla memoria), Costantino Francesco Vice direttore del Milanese e Filosofo, Tenuta Carolina vice direttrice de il civennese/bellagino, Zapparerra Attilio Presidente del club Fulvia e Lenzini Lorenzo giornalista. (acraccademia.it ; delfino-sk@libero.it e acr-ilmilanese@libero.it NB. Come da decisione della giuria su proposta del Comitato, viene indetta la PREMIAZIONE della 36a Ediz. del Super 'Oscar ... dell'Oscar “No al Bullismo”, “Città/Europa dei Bambini” e “Salviamo l’Ambiente”! Le modalità saranno quelle seguite dalla prassi degli ultimi anni: il Comitato seleziona i FINALISTI tramite semifinali che partono da maggio '25 e la GIURIA più il COMITATO stilano la GRADUATORIA finale, che servirà a organizzare la PREMIAZIONE FINALE con la valutazione che tiene conto di tutto e la MOTIVAZIONE! Per il Comitato Organizzatore Sergio Merzario - presidente di Crv e Acr.
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Merz ha vinto le elezioni in Germania: «Grazie per la fiducia alla Cdu, adesso tocca a me, Subito a Parigi e Varsavia»
di Mara. G... ...
DALLA NOSTRA CORRISPONDENTE
BERLINO - «Grazie per la fiducia alla Cdu, e a me personalmente. Ora spetta a noi», dice Friedrich Merz. Non è passata neppure mezz’ora dagli exit poll, quando si concede l’uscita sul palco. Dice che «ha grande rispetto» per il mandato che ha ricevuto e che sa quant’è grande il compito che lo attende. Promette che si metterà al lavoro da subito, «perché il mondo là fuori non aspetta». Prima però — e mentre parla, esce un po’ il suo accento dell’Ovest renano — «Rambo-Zambo», prima si festeggia.
Tutti i dati e i risultati sulle elezioni federali in Germania
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Un percorso interrotto
Questa è la sua rinascita a 69 anni, mentre si riprende la vita e la carriera dove l’aveva lasciata nei primi anni Duemila, quando era il delfino di Schäuble, e il giovane più promettente della Cdu. Ma quella Cdu ha rischiato di finire come la Democrazia Cristiana, travolta dallo scandalo dei fondi neri che defenestrò Helmut Kohl, e se invece è passata indenne da quello scandalo, lo deve in gran parte a una sconosciuta che venne dall’Est, e che riuscì a pilotarli fuori dalla crisi esistenziale: Angela Merkel. Per Merz, il costo personale da pagare fu altissimo. La deviazione dalla strada prefissata, la fine delle aspirazioni, e perfino — dopo aver perso i confronti interni con Angela Merkel, che semplicemente poi lo mise da parte — l’addio alla politica.
Al Merz trionfante di oggi, una dote va riconosciuta. L’incredibile tenacia, la capacità di ricominciare in un’età in cui gli altri vanno in pensione, la voglia di non arrendersi. Solo un cancelliere è entrato in carica più anziano, Konrad Adenauer, che di anni ne aveva 72, tre più di Merz. Ed è anche il cancelliere a cui per le idee Merz più somiglia.
Certo, non a tutti piace. Anzi, mai nessun cancelliere è entrato in carica con un gradimento così basso. I simpatizzanti e gli antipatizzanti più o meno si equivalgono, e pure con questo modesto risultato Merz è più gradito, secondo Politbarometer, di Scholz o Habeck. Non riesce a conquistare i cuori. Davanti all’arena di Oberhausen, dove ha tenuto il comizio conclusivo della Cdu, un cartellone tenuto da due ragazze diceva: «Herz statt Merz», (più cuore, meno Merz): gli rinfacciano poco calore umano. Non convince le donne, né i giovani. In questa campagna si sono ricordati i passi falsi del passato, quando si oppose a definire reato lo stupro nel matrimonio (disse poi che c’era già il reato di stupro, e tanto bastava) o quando negli anni Novanta fu in un certo senso la versione tedesca dello yuppismo. Un celebre brano rap dei Beginner, diventato l’inno non ufficiale della città di Amburgo, nel 2004 lo descrive così: «Invece che essere antipatici, giovani e dinamici come Friedrich Merz, da noi tutto è chill, cool e relax».
La seconda vita
Però Merz è cambiato. E non solo perché quando ha lasciato la politica nel 2009, per diventare un avvocato d’affari, presidente tedesco di BlackRock (il maggiore fondo gestito al mondo) e membro di numerosi Cda (inclusa Commerzbank), è diventato multimilionario con tanto di aereo privato che pilota da solo.
Lui dice che ha imparato a governare l’ira, a controllare il carattere, a gestire la pressione che sono da innumerevoli racconti i suoi punti deboli. Due anni fa, pronto a lanciare la candidatura, il rivale interno Hendrik Wüst, 50 anni, lo sfidò inaspettatamente pubblicando un manifesto merkeliano sui giornali «La via della Cdu è al centro». Ebbe una tale crisi di nervi — scrisse lo Spiegel —, ripetendo «stavolta mollo tutto, stavolta è troppo», che dalla Cdu dovettero chiamare la moglie Charlotte perché provasse lei a calmarlo. Però resistette e si impose lui.
Ha spostato il partito verso destra, elaborando un programma di base che sconfessa il merkelismo, impone quella tedesca come Leitkultur (cultura dominante), promette da ben prima della mozione votata con l’AfD di contenere l’immigrazione. È molto preparato, capace di ascoltare — abbassa il lunghissimo corpo verso l’interlocutore prestando attenzione. Socialmente è conservatore, così come è un conservatore sul fisco ma molto aperto al capitalismo Usa, e profondamente europeista: le tre lezioni che gli ha lasciato Wolfgang Schäuble. Come ha scritto Joseph de Weck (Grand Continent), «se ci è voluto un anticomunista viscerale come Richard Nixon per aprire alla Cina e un socialdemocratico come Gerhard Schröder per ridurre lo Stato sociale tedesco, forse anche un conservatore come Friedrich Merz potrebbe permettere alla Germania un passo avanti nell’integrazione fiscale europea».
Il mondo nuovo
Ripete spesso, lo fece anche incontrando Enrico Letta alla Hertie School di Berlino, che «senza alcun dubbio ci sarà una nuova crisi finanziaria, quel che non si sa è quando». Incredibilmente, per un uomo che si è preparato ad affrontare quest’ultima, invece, la crisi dell’Europa arriva dalla sicurezza, mentre sembrano sfaldarsi le garanzie americane e profilarsi la necessità di difendere il fianco Est dalla Russia. Prima di diventare cancelliere, ha rotto il tabù tedesco, aprendo al nucleare francese a tutela di tutta la Ue. Ieri sera, al dibattito tv con gli altri candidati, ha tracciato la linea: «Per me la priorità assoluta sarà raggiungere l’indipendenza dagli Stati Uniti». E ha annunciato, come già si sapeva, che le prime visite le farà a Parigi e a Varsavia, le capitali del triangolo di Weimar. Pensa soprattutto a loro per concordare la politica estera.
Per quei destini paralleli che tornano a incrociare la sua vita con quella di Angela Merkel, se lei dovette salvare l’Europa dell’euro, a lui potrebbe toccare di difendere quella della sovranità territoriale. E dovrà frenare la marea AfD perché, come disse nel suo ultimo incontro con i deputati Cdu Wolfgang Schäuble, se non riusciremo a farlo noi, «che Dio sia misericordioso con questo Paese». Nessuno ha in sorte quello a cui si prepara, tanto meno l’ha avuto Friedrich Merz. Ma ha aspettato troppo a lungo questo giorno per non godersi il momento della rivincita.
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*Ciclone Trump*
di Francesco Costantino*
In questi giorni Trump mette dazi
pesanti ai Paesi dell’Europa e questa
ha problemi di sicurezza senza
l’ombrello atomico degli USA.
La storia ci può aiutare a capire.
Nel 338 a.C. Filippo II il macedone
sconfigge i greci a Cheronea e in modo
soffice diventa il re indiscusso.
Nel 140 a. C. il console romano Lucio
Mummio Acaico sconfigge i greci a
Corinto e da allora la Grecia ha perso
definitivamente l’avanguardia in tutti i
campi con l’apogeo nel tempo di Pericle.
Come mai?
Al tempo di Filippo ad Atene c’era
Il politico Demostene che scrisse le
filippiche contro Filippo il barbaro e
pensava, a torto, che le filippiche
potessero fermare il barbaro.
Invece a Caronea la Lega delle città greche
furono sconfitte.
A Maratona e a Salamina i greci
sconfissero i persiani perché i capi
militari e civili erano in prima linea
a combattere Serse e Dario, invece a
Cheronea Demostene e i suoi simili
erano tranquillamente ad Atene che
aspettavano il ritorno degli opliti.
Ad arrivare ad Atene furono i macedoni.
A Corinto i greci nipotini di Maratona
e Salamina pensarono di sconfiggere
i romani solo perché i loro avi sconfissero
i persiani, al mattino prima di partire
dissero alle loro mogli “ per mezzogiorno
prepara la tavola saremo di ritorno
vittoriosi”. Anche in questa occasione
i “migliori” rimasero ad Atene gli opliti
senza l’esempio dei capi persero.
Oggi negli USA i capi sono i primi sul
campo di battaglia, la battaglia oggi
è economica e tecnologica.
Musk è un rozzo barbaro, però i guadagni che
ha li reinveste con l’incognita di sbagliare,
e se sbaglia è pronto a ritentare.
Musk non andrà su Marte però rischia
che il suo nome sia associato per l’eternità
alla conquista dello spazio, o alla
salvezza dell’uomo emigrato su un altro
Pianeta. C’è in Italia o in Europa una
persona che rischia con Musk?
Il popolo è pronto a fare sacrifici per
una idea anche se non è vicino a loro
e che potrebbe essere sbagliata, ma solo
se i capi sono anche loro in prima linea.
Conclusione l’Europa deve aspettare che
nasca un nuovo Napoleone, Bismarck,
Churchill.
*Filosofo di 25092009messainduomoxsanpadrepio.blogspot.com
...con acraccademia.it
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